Da qualche anno a questa parte si parla molto di razzismo, i calciatori di colore vengono accompagnati durante la partita da ripetuti “buu” o fischi quando sono in possesso di palla.
L’episodio è certo deprecabile; allenatori, giocatori, opinionisti, presidenti e altri personaggi legati o meno al mondo del pallone esprimono il loro dissenso.
Si parla di razzismo ma …. siamo sicuri che questi, deprecabili ripeto, gesti siano veramente da ascrivere al razzismo, al colore della pelle ?
Intendiamoci, fischiare un giocatore solo perchè è di colore è censurabile, ma un tifoso fischia Balotelli perchè ha la pelle scura oppure perchè più semplicemente gioca con la maglia del Milan ?
In questi anni ci sono stati molti giocatori di colore che hanno vestito la maglia del Milan, del Parma, dell’Inter, della Juve, etc. etc.; a volte gli stessi giocatori hanno cambiato casacca.
Ma come sono stati accolti questi giocatori quando sono ritornati nel loro vecchio stadio ? Forse con mazzi di fiori e applausi, oppure con fischi e insulti ? Siamo sicuri che un giocatore di colore viene fischiato, a prescindere (come direbbe Totò) perchè ha la pelle scura ?
Mivengono in mente diversi esempi di giocatori di colore che hanno cambiato casacca: Gullit (Milan e Sampdoria), Thuram (Parma e Juventus), Balotelli (Inter e Milan), Adriano (Fiorentina, Parma, Inter e Roma), Davids (Milan, Juventus e Inter), Seedorf (Sampdoria, Inter e Milan); ho qui citato solo alcuni fra i più famosi.
Prendiamo l’ultimo caso di Balotelli, ma siamo sicuri che quando il giocatore non vestiva la maglia nerazzurra durante i derby non veniva fischiato dai tifosi milanisti ? Quegli stessi tifosi che ora si spellano le mani quando lo vedono in azione con la maglia rossonera.
Cosa dire poi del caso “meridionale” ? Non è forse lecito ricordare che da sempre le squadre meridionali quando arrivano al nord vengono accolte dal non simpaticissimo epiteto “terroni” ?
Si parla ora della necessità di fermare le partite in casi di razzismo, di fischi e di insulti razziali, ma quando il Napoli, la Roma, il Lecce, etc. venivano a giocare a Milano e i tifosi (interisti o milanisti) bersagliavano di pesanti insulti i giocatori ed i tifosi al seguito, quello non era forse razzismo ?
Che dire poi dei giocatori che militano nella propria squadra del cuore, ricordo di aver assistito alla finale di coppa Italia di serie C Monza – Palermo, la partita di ritorno venne disputata allo stadio Sada.
Era il campionato 1987-88; la partita di andata era terminata 0 a 0, nel ritorno il Monza vinse per 2 reti a 1 aggiudicandosi così la coppa.
Attenzione in quel monza giocava un terzino che proprio in quella partita segnò il gol del definitivo 2 a 1, si chiamava Mancuso e, ironia della sorte, era palermitano di nascita; secondo voi cosa avrà pensato quando durante la partita sentiva risuonare nel catino dello stadio l’urlo “terroni, terroni” ?
Censurare certi comportamenti è sicuramente corretto, però è inevitabile pensare che forse il tifoso non fischia un giocatore perchè è di colore oppure perchè è nato al sud, più semplicemente lo fischia perchè indossa la casacca della squadra avversaria.
Cereda Stefano